Punture mortali di vespa: esperti rivelano quali droni sono stati usati per attaccare le basi aeree russe nell'ambito dell'Operazione Ragnatela

L'operazione unica "Ragnatela", che è stata condotta dai servizi speciali dell'Ucraina sul territorio nemico, continua ad essere smontata. Vorremmo ricordare che il 1° giugno, i droni FPV hanno attaccato aeroporti militari in tutto il territorio della Russia e distrutto un gran numero di aerei strategici. Il costo approssimativo dei danni è di 7 miliardi di dollari, ma in questo caso i soldi non contano, perché gli aerei portatori di armi nucleari sono stati distrutti o gravemente danneggiati, i quali dopo il crollo dell'URSS non vengono prodotti in Russia e non possono essere sostituiti, perché il paese aggressore non ha capacità tecnologiche per questo.
Ecco Cosa Sappiamo
Certo, i servizi speciali dell'Ucraina non rivelano tutti i dettagli dell'operazione unica, ma alcune informazioni appaiono in rete.
Gli analisti militari del portale ucraino Defence Express hanno studiato i video pubblicati dalla SBU e ipotizzano che gli attacchi alle basi aeree siano stati effettuati dai droni FPV "Osa" (Osa), prodotti dalla compagnia First Contact.

Дрон "Оса" Источник: Defence Express
Già nel 2024, il produttore ha testato con successo droni dotati di intelligenza artificiale e visione artificiale, che consentono loro di riconoscere obiettivi e attaccarli autonomamente senza comandi aggiuntivi dell'operatore.
Il drone Vespa ha un design specifico racchiuso con un telaio massiccio che protegge l'elettronica dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli e garantisce affidabilità durante il trasporto.
Il drone UAV Vespa è in grado di trasportare fino a 3,3 kg di payload, rimanere in volo per un massimo di 15 minuti e accelerare fino a 150 km/h. Gli analisti credono che per l'attacco, i droni siano stati dotati di telai speciali con possibile utilizzo di munizioni a carica modellata per il massimo coinvolgimento degli obiettivi. Gli UAV sono stati fatti volare da veicoli pesanti appositamente preparati che sono stati guidati fino agli aeroporti militari.

Droni mimetizzati nel tetto del rimorchio di un camion
Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato la perdita del 34% dell'aviazione strategica della Russia. A sua volta, lo Stato Maggiore ha segnalato la distruzione di 12 aerei nel suo rapporto del 2 giugno.

Sono state presentate immagini satellitari che confermano il successo nella sconfitta di obiettivi presso l'aeroporto di Belaya nella regione di Irkutsk.

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Fonte: Defence Express