Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti non ha ottenuto quello che voleva: Google non deve vendere Chrome, ma condividerà i dati di ricerca degli utenti con i concorrenti

Di: Anton Kratiuk | oggi, 12:36
Il campo di battaglia di internet: la causa contro Google Illustrazione della causa contro Google. Fonte: Сгенерировано ChatGPT

Martedì, il giudice federale Amit Mehta ha emesso un verdetto nel più grande caso di antitrust degli ultimi decenni.

Secondo il suo verdetto, Google non dovrà vendere il proprio browser Chrome o il sistema operativo Android, come richiesto dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Tuttavia, l'azienda sarà obbligata a fornire ai concorrenti l'accesso ai dati sulle ricerche degli utenti.

Ecco cosa sappiamo

Questa decisione è stata un colpo per le autorità antitrust, che cercavano misure più severe, fino alla separazione delle attività di Google.

Il tribunale ha riconosciuto che la corporazione statunitense aveva monopolizzato illegalmente il mercato delle ricerche online, ma si è limitato a vietare gli accordi di distribuzione esclusivi, secondo i quali Google non potrà pagare i partner per rendere il suo motore di ricerca l'unico disponibile agli utenti dei dispositivi predefiniti.

Google sarà anche tenuta a condividere i dati delle ricerche online con concorrenti - come Microsoft, DuckDuckGo, OpenAI e Perplexity.

Tuttavia, Google potrà ancora pagare i partner per ospitare il proprio motore di ricerca predefinito, il che è particolarmente importante per Apple, che per molti anni ha ricevuto circa 20 miliardi di dollari all'anno per tale integrazione.

La sentenza del tribunale potrebbe cambiare le regole del gioco nel mercato digitale, aprendo la strada a un accesso più libero ai dati degli utenti e riducendo l'influenza dei monopoli.

Fonte: Bloomberg