Spotify è indignata: 10.000 utenti hanno venduto i loro dati per addestrare l'IA

Di: Viktor Tsyrfa | ieri, 22:40
Spotify è indignata: 10.000 utenti hanno venduto i loro dati per addestrare l'IA Spotify. Fonte: Spotify

Più di 10.000 utenti di Spotify si sono uniti nel collettivo Unwrapped per vendere i loro dati musicali a sviluppatori di terze parti che creano strumenti di intelligenza artificiale per un'analisi più approfondita delle abitudini di streaming. Questo ha causato una seria insoddisfazione in Spotify, che crede che tali attività violino le sue politiche.

Cosa è successo:

Gli utenti hanno venduto parte dei loro dati (preferenze musicali) a Solo AI per 55.000 dollari attraverso la piattaforma Vana, ricevendo circa 5 dollari in gettoni crittografici ciascuno. Gli sviluppatori di Unwrapped affermano che questo è un'autodeterminazione digitale, e gli utenti hanno il diritto di controllare e monetizzare i propri dati. Spotify ha inviato un avviso riguardo alla violazione dei termini di utilizzo, ma il team di Unwrapped afferma di non aver ricevuto alcuna lettera.

Conflitto di interessi:

Spotify crede che Unwrapped violi il proprio marchio "Wrapped" e il divieto di utilizzare i dati per modelli di intelligenza artificiale.
La Electronic Frontier Foundation supporta il diritto degli utenti di accedere ed esportare i propri dati, ma avverte contro la vendita di informazioni private per denaro.

Cosa succederà:

Unwrapped prevede di espandere l'accesso alla piattaforma, ma sostiene che Spotify complica il processo di esportazione dei dati limitando il numero di nuovi partecipanti. Gli sviluppatori sperano che future leggi, come il Digital Choice Act nello Utah, cambieranno la situazione a favore degli utenti.

Di solito, le grandi piattaforme di contenuti digitali preferiscono guadagnare sui dati degli utenti presentando loro il famoso "abbiamo aggiornato la nostra politica sui termini di utilizzo, c'è solo un pulsante di Accettazione". Ma Spotify affronta una minaccia aggiuntiva: ci sono dozzine di servizi di streaming, e uno dei vantaggi importanti della piattaforma sono gli algoritmi che aiutano a selezionare nuove canzoni in base alle preferenze, così come centinaia di playlist curate. C'è la minaccia che le aziende concorrenti raccolgano semplicemente questi dati, li analizzino e creino strumenti simili.

Fonte: arstechnica.com